Progetti in studio e sviluppo

Il dopo di noi

IL DOPO DI NOI.  CHE NE SARA’ DEI SOGGETTI DISABILI QUANDO I GENITORI NON POTRANNO PIU’ OCCUPARSENE?

Lo scopo del progetto è creare un luogo ove le persone con disabilità possano condurre, anche quando non ci sarà più la famiglia d’origine,  una vita il più possibile autonoma attraverso l’integrazione sociale nella comunità di riferimento e la creazione di reti fiduciarie collaborative tra Privati, Enti Pubblici ed Enti del Terzo Settore.  

La Fondazione ha individuato nella Associazione “Piccolo Carro” il partner con cui condividere lo sviluppo del progetto.

Questa Associazione, già dal 2005, ha avviato il percorso verso l’”indipendent living” dei disabili, con l’obiettivo di garantire loro la possibilità di scegliere e di raggiungere il controllo sulla propria vita, ritenendo che ognuno, oltre le proprie limitazioni, possa acquisire capacità sia nella cura della propria persona che nella relazione con il gruppo e la realtà sociale.

Nasce, pertanto, la necessità di COHOUSING SOCIALE, in un contesto abitativo che permetta il vivere insieme, l’ospitalità e l’accoglienza di persone con disabilità. 

L’avvio del progetto coinciderà con le seguenti attività

  • Identificazione dei bisogni attuali delle persone che affronteranno la vita indipendente
  • Identificazione degli interessi attuali maturati dalle persone coinvolte nell’abitare insieme
  • Aspettative e desideri delle persone beneficiarie della struttura abitativa 

La messa a sistema di azioni congiunte deve essere attuata a partire anche dal coinvolgimento delle famiglie delle persone con disabilità e dei servizi del territorio.

La realizzazione delle fasi progettuali occuperanno le annualità 2022/23/24

  • Costruzione della rete dei Soggetti da coinvolgere
  • Visione del Progetto di vita quale vero e proprio passaporto identitario, compilato dalla famiglia di appartenenza e dai servizi sociosanitari
  • Consolidamento degli ambiti artigianali esistenti e proposta in workshop per darne conoscenza al territorio con l’obiettivo che diventino un’opportunità come “zone di benessere” anche per altri soggetti interessati
  • Vita abitativa ai gruppi già consolidati in questa esperienza nell’ambito del Piccolo Carro e iniziale proposta ad altri soggetti nello spirito di gradualità e supervisione (anche con supporto psicologico) di nuovi inserimenti
  • Consolidamento dello spazio abitativo con l’ambiente circostante e la comunità di riferimento con l’obiettivo “ABITARE UN LUOGO” che permetterà di sperimentare l’appartenenza collettiva attraverso un welfare inclusivo